Risk Parity
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Re: Risk Parity
Quando riesci, proveresti a vedere se si trova lo storico? Grazie milleyounggotti wrote:Quando hai un secondo potresti guardare se su BBG trovi lo storico di IBXXEBF1 Index (sottostante dell'ETF Breakeven Euro) e di IBXXIN24 Index (sottostante dell'ETF Breakeven US)? Grazie
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
Con i dati che mi hai dato ho confrontato le seguenti risk allocation:
1) Stocks 35%, Nominal bonds 29%, IL 9%, Commodities 24%, Gold 5% (sostanzialmente 35-35-30, con il peso degli IL suddiviso tra rates e inflation)
2) Stocks 35%, Nominal bonds 35%, BE inflation 12%, Gold 3%, Commodities 15%
3) Stocks 35%, Nominal Bonds 35%, Gold 5%, Commodities 25%
Questo è il confronto a parità di volatilità (la seconda allocazione avrebbe il 30% di vola in meno rispetto alla terza):
Quindi la 1 e la 3 sono sostanzialmente indistinguibili, mentre la numero 2 fa peggio di circa 6-7 bps di sharpe ratio.
La cosa mi ha sorpreso abbastanza, perchè confrontando gli IL (IS3V) con l'abbinamento nominal bonds + BE inflation, viene fuori che la seconda soluzione è andata meglio (+17 bps di sharpe).
L'overperformance è concentrata negli ultimi mesi (UK?). E' interessante vedere che nel biennio ad alta inflazione IS3V ha fatto appena meglio dei bonds nominali (è un confronto sporco perchè nei nominali ho considerato solo US, Ger, Can, Aus, mentre IS3V ha tanto UK, ma tant'è).
Non mi è del tutto chiaro perchè, nonostante nominal bonds + BE Inflation sia andato meglio di IS3V, la soluzione 2 sottoperformi la 3 (oltre che la 1). Sembra in particolare che la 2 sia una risk allocation più sbilanciata sull'inflazione, perchè sottoperforma in tutto il periodo tranne proprio gli ultimi 2 anni.
Al di là di tutto, mi sta venendo voglia di andare sulla soluzione 3: meno strumenti, niente rischi connessi agli IL (Italia/UK), niente problemi dei breakeven (hedging USD e leva elevata, data la vola bassa in particolare di quello Eur). Caso mai facendo 1/3, 1/3, 1/3 per soffire un po' meno nelle fasi ad alta inflazione.
Che ne pensi?
1) Stocks 35%, Nominal bonds 29%, IL 9%, Commodities 24%, Gold 5% (sostanzialmente 35-35-30, con il peso degli IL suddiviso tra rates e inflation)
2) Stocks 35%, Nominal bonds 35%, BE inflation 12%, Gold 3%, Commodities 15%
3) Stocks 35%, Nominal Bonds 35%, Gold 5%, Commodities 25%
Questo è il confronto a parità di volatilità (la seconda allocazione avrebbe il 30% di vola in meno rispetto alla terza):
Quindi la 1 e la 3 sono sostanzialmente indistinguibili, mentre la numero 2 fa peggio di circa 6-7 bps di sharpe ratio.
La cosa mi ha sorpreso abbastanza, perchè confrontando gli IL (IS3V) con l'abbinamento nominal bonds + BE inflation, viene fuori che la seconda soluzione è andata meglio (+17 bps di sharpe).
L'overperformance è concentrata negli ultimi mesi (UK?). E' interessante vedere che nel biennio ad alta inflazione IS3V ha fatto appena meglio dei bonds nominali (è un confronto sporco perchè nei nominali ho considerato solo US, Ger, Can, Aus, mentre IS3V ha tanto UK, ma tant'è).
Non mi è del tutto chiaro perchè, nonostante nominal bonds + BE Inflation sia andato meglio di IS3V, la soluzione 2 sottoperformi la 3 (oltre che la 1). Sembra in particolare che la 2 sia una risk allocation più sbilanciata sull'inflazione, perchè sottoperforma in tutto il periodo tranne proprio gli ultimi 2 anni.
Al di là di tutto, mi sta venendo voglia di andare sulla soluzione 3: meno strumenti, niente rischi connessi agli IL (Italia/UK), niente problemi dei breakeven (hedging USD e leva elevata, data la vola bassa in particolare di quello Eur). Caso mai facendo 1/3, 1/3, 1/3 per soffire un po' meno nelle fasi ad alta inflazione.
Che ne pensi?
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
Non sono sicuro di aver capito bene lo scopo dell'analisi. Vuoi confrontare in un portafoglio piu' ampio la soluzione Nominal + BE vs IL ("La cosa mi ha sorpreso abbastanza, perchè confrontando gli IL (IS3V) con l'abbinamento nominal bonds + BE inflation, viene fuori che la seconda soluzione è andata meglio (+17 bps di sharpe)") oppure vuoi confrontare diversi risk budgeting? Chiedo perche' tra la 1 e la 2 sostituisci IL con Nom + BE ma anche il peso delle commodities cambia molto.
"Non mi è del tutto chiaro perchè, nonostante nominal bonds + BE Inflation sia andato meglio di IS3V, la soluzione 2 sottoperformi la 3 (oltre che la 1)": mi verrebbe da dire perche' sono allocazioni completamente diverse, no? La 3 (e la 1) sono molto sbilanciate sulle commodities che negli ultimi anni hanno fatto meglio rispetto a IL/BE, no?
Quindi in sostanza nominal bonds + BE Inflation meglio di IS3V ma non meglio delle commodities nel periodo in esame.
Interessante l'analisi su IL, sembrerebbe proprio che la colpa sia di UK. Io ho sofferto un po' meno poiche' come sai miscelo EU con ISV3.
A me gli IL non danno fastidio in portafoglio, sono solo 2 ETF in piu' e non mi creano problemi di cassa/margini (e non devo tradarli molto). Asness diceva che ci sono determinati regimi per cui le commodities non sono un sostituto di IL. Pure per Bridgewater sono fondamentali per cui se non mi creano problemi li lascio li... Vero' pero' che a questo giro il valore aggiunto e' stato molto marginale (rispetto ai nominali, negativo vs le commodities).
PS Nell'allocazione 2 qual e' la risultante allocazione nominale ai BE? Grazie
"Non mi è del tutto chiaro perchè, nonostante nominal bonds + BE Inflation sia andato meglio di IS3V, la soluzione 2 sottoperformi la 3 (oltre che la 1)": mi verrebbe da dire perche' sono allocazioni completamente diverse, no? La 3 (e la 1) sono molto sbilanciate sulle commodities che negli ultimi anni hanno fatto meglio rispetto a IL/BE, no?
Quindi in sostanza nominal bonds + BE Inflation meglio di IS3V ma non meglio delle commodities nel periodo in esame.
Interessante l'analisi su IL, sembrerebbe proprio che la colpa sia di UK. Io ho sofferto un po' meno poiche' come sai miscelo EU con ISV3.
A me gli IL non danno fastidio in portafoglio, sono solo 2 ETF in piu' e non mi creano problemi di cassa/margini (e non devo tradarli molto). Asness diceva che ci sono determinati regimi per cui le commodities non sono un sostituto di IL. Pure per Bridgewater sono fondamentali per cui se non mi creano problemi li lascio li... Vero' pero' che a questo giro il valore aggiunto e' stato molto marginale (rispetto ai nominali, negativo vs le commodities).
PS Nell'allocazione 2 qual e' la risultante allocazione nominale ai BE? Grazie
Re: Risk Parity
Admin wrote:Non sono sicuro di aver capito bene lo scopo dell'analisi. Vuoi confrontare in un portafoglio piu' ampio la soluzione Nominal + BE vs IL ("La cosa mi ha sorpreso abbastanza, perchè confrontando gli IL (IS3V) con l'abbinamento nominal bonds + BE inflation, viene fuori che la seconda soluzione è andata meglio (+17 bps di sharpe)") oppure vuoi confrontare diversi risk budgeting? Chiedo perche' tra la 1 e la 2 sostituisci IL con Nom + BE ma anche il peso delle commodities cambia molto.
"Non mi è del tutto chiaro perchè, nonostante nominal bonds + BE Inflation sia andato meglio di IS3V, la soluzione 2 sottoperformi la 3 (oltre che la 1)": mi verrebbe da dire perche' sono allocazioni completamente diverse, no? La 3 (e la 1) sono molto sbilanciate sulle commodities che negli ultimi anni hanno fatto meglio rispetto a IL/BE, no?
Quindi in sostanza nominal bonds + BE Inflation meglio di IS3V ma non meglio delle commodities nel periodo in esame.
Sì, negli ultimi 2 anni commodities hanno fatto meglio, ma sull'intero periodo hanno fatto molto peggio.
Quindi è strano che la soluzione 2 abbia fatto peggio sull'intero periodo e meglio negli ultimi 2 anni, proprio quando le commodities sono andate meglio.
Sul portafoglio unlevered 34%, però il portafoglio ha una vola molto bassa. A parità di vola con il portafoglio unlevered dell'allocazione 3, l'allocazione nominale sarebbe del 53%Admin wrote:
PS Nell'allocazione 2 qual e' la risultante allocazione nominale ai BE? Grazie
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
Credo che alla fine come IL userò solo i TIPS. Per evitare di concentrare troppo rischio sui tassi USA, per i bond nominali userò solo Canada (che comunque è molto correlato a US), Germania e Australia.
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
younggotti wrote:Admin wrote:Non sono sicuro di aver capito bene lo scopo dell'analisi. Vuoi confrontare in un portafoglio piu' ampio la soluzione Nominal + BE vs IL ("La cosa mi ha sorpreso abbastanza, perchè confrontando gli IL (IS3V) con l'abbinamento nominal bonds + BE inflation, viene fuori che la seconda soluzione è andata meglio (+17 bps di sharpe)") oppure vuoi confrontare diversi risk budgeting? Chiedo perche' tra la 1 e la 2 sostituisci IL con Nom + BE ma anche il peso delle commodities cambia molto.
"Non mi è del tutto chiaro perchè, nonostante nominal bonds + BE Inflation sia andato meglio di IS3V, la soluzione 2 sottoperformi la 3 (oltre che la 1)": mi verrebbe da dire perche' sono allocazioni completamente diverse, no? La 3 (e la 1) sono molto sbilanciate sulle commodities che negli ultimi anni hanno fatto meglio rispetto a IL/BE, no?
Quindi in sostanza nominal bonds + BE Inflation meglio di IS3V ma non meglio delle commodities nel periodo in esame.
Sì, negli ultimi 2 anni commodities hanno fatto meglio, ma sull'intero periodo hanno fatto molto peggio.
Quindi è strano che la soluzione 2 abbia fatto peggio sull'intero periodo e meglio negli ultimi 2 anni, proprio quando le commodities sono andate meglio.Sul portafoglio unlevered 34%, però il portafoglio ha una vola molto bassa. A parità di vola con il portafoglio unlevered dell'allocazione 3, l'allocazione nominale sarebbe del 53%Admin wrote:
PS Nell'allocazione 2 qual e' la risultante allocazione nominale ai BE? Grazie
Probabilmente le commodities buttano giu' parecchio la vol di portafoglio e quindi quando confronti i tre porafogli a parita' di vol il secondo fa peggio.
34% e' molto alto, non e' un strada percorribile.
Re: Risk Parity
younggotti wrote:Credo che alla fine come IL userò solo i TIPS. Per evitare di concentrare troppo rischio sui tassi USA, per i bond nominali userò solo Canada (che comunque è molto correlato a US), Germania e Australia.
Niente breakeven?
Re: Risk Parity
No, sono interessanti sulla carta ma concordo con te: l'allocazione nominale è troppo elevata. Ne servirebbe uno a leva.
Che ne pensi del fatto di non usare Zn per evitare sovraesposizione a tassi us?
Che ne pensi del fatto di non usare Zn per evitare sovraesposizione a tassi us?
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
younggotti wrote:No, sono interessanti sulla carta ma concordo con te: l'allocazione nominale è troppo elevata. Ne servirebbe uno a leva.
Che ne pensi del fatto di non usare Zn per evitare sovraesposizione a tassi us?
Secondo me dipende se la tua e' una considerazione di tipo tattica o strategica. I TIPS sono attraenti ora ma se l'obiettivo e' avere un portafoglio passivo immutabile ci penserei bene. Se non ricordo male ZN e' quello con la maggiore correlazione negativa all'equity. Io in generale sono per una maggiore diversificazione sia sugli IL sia su nominali.
Re: Risk Parity
Il ragionamento che ho fatto è questo: per tutte le considerazioni delle scorse settimane (esposizioni non core negli ETF IL Euro e globali, volatilità troppo bassa dei breakeven), l'unica soluzione legata al mondo IL che mi convince sono i TIPS. In ottica strategica, piuttosto che non avere IL nel portafoglio, penso sia meglio avere solo i TIPS, al di là di questioni tattiche.
Presa questa decisione, giusta o sbagliata che sia, devo poi decidere come regolarmi per la parte bond nominali. E' vero, ZN ha un profilo di correlazione con equity interessante, ma non così diverso dagli altri (ZN/CGB 0, Bund 0.10, XT/Gilt 0.15). Il problema è che se includo anche ZN (e considerando che CGB è quasi un clone), avrei un quarto della risk allocation di tutto il portafoglio esposta ai tassi US. Mi sembra un po' troppo.
Alla fine, visto che i TIPS possono essere scomposti in ZN e breakeven, a livello di portafoglio la mia soluzione equivale ad avere un'esposizione rates diversificata, a cui aggiungo breakeven solo US. Non è sicuramente la soluzione più diversificata, ma mi sembra quella più sensata considerati i miei vincoli/preferenze.
Presa questa decisione, giusta o sbagliata che sia, devo poi decidere come regolarmi per la parte bond nominali. E' vero, ZN ha un profilo di correlazione con equity interessante, ma non così diverso dagli altri (ZN/CGB 0, Bund 0.10, XT/Gilt 0.15). Il problema è che se includo anche ZN (e considerando che CGB è quasi un clone), avrei un quarto della risk allocation di tutto il portafoglio esposta ai tassi US. Mi sembra un po' troppo.
Alla fine, visto che i TIPS possono essere scomposti in ZN e breakeven, a livello di portafoglio la mia soluzione equivale ad avere un'esposizione rates diversificata, a cui aggiungo breakeven solo US. Non è sicuramente la soluzione più diversificata, ma mi sembra quella più sensata considerati i miei vincoli/preferenze.
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
Mi collego all'email che ti ho mandato. Scrivo qui cosi' le info sono piu' facili da ritrovare: Il portafoglio tipo dell'email e' (nominale):
20% Equity (4 geo in parti uguali)
6% Oro
9% Commodities
15% IL
50% Bond (35 US-35GER-10 per ciascuno a UK, CAN e AUS).
Mi puoi ricordare la tua allocazione nominale finale?
Mi sono divertito a massimizzare sharpe (quello di questo portafoglio come vedi nell email dal 1998 e' 0.73, 5.1% rend, 4.7% stdev) col solver. Lo sharpe massimo ottenibile e' 1.03 (rendimento scende a 4.8% ma vola a 3.1%) e si ottiene con:
5% US Equity
5% Japan Equity
5% oro
9% commodities (stranamente oro e commodities coincidono quasi con il portafoglio tipo)
13% UST
13% Bund
50% Japan bonds (!)
tutto il resto (equity europa, EM, bonds AUS, CAN, UK e IL) zero.
Se butto dentro anche Winton Trend lo sharpe sale a 1.16 e riceve un allocazione dell' 11% (le altre allocazioni vengono ridotto pressocche' proporzionalmente).
20% Equity (4 geo in parti uguali)
6% Oro
9% Commodities
15% IL
50% Bond (35 US-35GER-10 per ciascuno a UK, CAN e AUS).
Mi puoi ricordare la tua allocazione nominale finale?
Mi sono divertito a massimizzare sharpe (quello di questo portafoglio come vedi nell email dal 1998 e' 0.73, 5.1% rend, 4.7% stdev) col solver. Lo sharpe massimo ottenibile e' 1.03 (rendimento scende a 4.8% ma vola a 3.1%) e si ottiene con:
5% US Equity
5% Japan Equity
5% oro
9% commodities (stranamente oro e commodities coincidono quasi con il portafoglio tipo)
13% UST
13% Bund
50% Japan bonds (!)
tutto il resto (equity europa, EM, bonds AUS, CAN, UK e IL) zero.
Se butto dentro anche Winton Trend lo sharpe sale a 1.16 e riceve un allocazione dell' 11% (le altre allocazioni vengono ridotto pressocche' proporzionalmente).
Re: Risk Parity
La mia allocazione nominale è:
19% Equity (mix geografici + etf utilities + fondi robeco)
13% Commodities
4% Gold
15% TIPS
49% Bonds (Aus, Can, Ger)
19% Equity (mix geografici + etf utilities + fondi robeco)
13% Commodities
4% Gold
15% TIPS
49% Bonds (Aus, Can, Ger)
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
Nel tuo post del 24 settembre i bonds erano a 54% e Il a 10%, come sei passato a 49 e 15?
Re: Risk Parity
IL è diventato solo US (quindi vola più bassa) mentre bonds ha perso US (quindi è diventato più volatile)
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
Capito grazie. Strano che la diversificazione su IL non abbatta la vola.
Hai provato a calcolare il teorico YTD di questo portafoglio?
Hai provato a calcolare il teorico YTD di questo portafoglio?
Re: Risk Parity
La diversificazione aiuta, ma la sovraesposizione sui Gilt un po' meno
Nell'ipotesi (ovviamente irrealistica) di mantenere la stessa esposizione durante l'anno senza costi di ribilanciamento, al 31 ottobre sarebbe -7.3% YTD.
La performance effettiva si discosterà (oltre che per drift per effetto mercato e gap tra portafoglio teorico e portafoglio implementabile con futures), anche per il fatto che ho eseguito solo parzialmente gli switch teorici che avrei dovuto fare a livello di singola asset class (es. vendere EMIM e prendere fondo Robeco, vendere SXRS e comprare UBS CMCI). Fare questi switch mi comporterebbe (oltre ai costi) la necessità di pagare le tasse sulla plus latente. Gestirò quindi lo switch gradualmente (acquisti vanno su nuovo etf, vendite sul vecchio), anche se con il turnover basso ci vorrà parecchio per allinearsi...
Nell'ipotesi (ovviamente irrealistica) di mantenere la stessa esposizione durante l'anno senza costi di ribilanciamento, al 31 ottobre sarebbe -7.3% YTD.
La performance effettiva si discosterà (oltre che per drift per effetto mercato e gap tra portafoglio teorico e portafoglio implementabile con futures), anche per il fatto che ho eseguito solo parzialmente gli switch teorici che avrei dovuto fare a livello di singola asset class (es. vendere EMIM e prendere fondo Robeco, vendere SXRS e comprare UBS CMCI). Fare questi switch mi comporterebbe (oltre ai costi) la necessità di pagare le tasse sulla plus latente. Gestirò quindi lo switch gradualmente (acquisti vanno su nuovo etf, vendite sul vecchio), anche se con il turnover basso ci vorrà parecchio per allinearsi...
younggotti- Posts : 290
Join date : 2017-07-04
Re: Risk Parity
Strano che due portfogli cosi simili abbiano 5 punti di differenza YTD.
Io per i 4 indici equity ho preso le serie net total return nelle rispettive valute. I redimenti non EUR li ho "tradotti" in EUR usando i differenzziali tassi a breve mese per mese.
Indice IL e' gia' in EUR. Per oro e commodities ho preso le serie in EUR non hedged.
Per i bonds ho preso le serie futures TR nelle rispettive valute convertite in EUR sempre usando il differenziale tassi breve. Ho usato dati mensili quindi implicitamente ribilanciamenti mensili. Commissioni di negoziazione e costi ETF non considerati.
PS L'esposizione ai Gilt ha un impatto cosi grande sulla vola storica? Posso capire a quella degli ultimi mesi ma non pensavo su 20-30 anni
Io per i 4 indici equity ho preso le serie net total return nelle rispettive valute. I redimenti non EUR li ho "tradotti" in EUR usando i differenzziali tassi a breve mese per mese.
Indice IL e' gia' in EUR. Per oro e commodities ho preso le serie in EUR non hedged.
Per i bonds ho preso le serie futures TR nelle rispettive valute convertite in EUR sempre usando il differenziale tassi breve. Ho usato dati mensili quindi implicitamente ribilanciamenti mensili. Commissioni di negoziazione e costi ETF non considerati.
PS L'esposizione ai Gilt ha un impatto cosi grande sulla vola storica? Posso capire a quella degli ultimi mesi ma non pensavo su 20-30 anni
Re: Risk Parity
Nel mio caso tutto equity è a cambio aperto, quindi probabilmente il mio backtest beneficia dell'apprezzamento del dollaro. Credo che incida anche l'allocazione minore a gold e maggiore a commodities.
younggotti- Posts : 290
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Re: Risk Parity
Ok, penso più il primo effetto che il secondo. Nella vita reale sei a cambio aperto su equity?
Re: Risk Parity
Su questo specifico portafoglio sì. In un altro, a rischio più alto, uso futures per margini più bassi
younggotti- Posts : 290
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